Oggetti

FOSSILE

TRILOBITA

Un fossile è un reperto paleontologico, una pezzo di roccia, una scultura che l’uomo intravede e tira fuori levando altra roccia.

Livello EFFICACIA artistica proposto: 4 - ALTO
Supporto: MARMO
Territorio di origine: Altri Stati
Descrizione territorio di origine: Marocco
Epoca/Stile/Periodo: Preistoria
Focus: Oggetto che per diventare tale ha bisogno dell'opera, di un pensiero dell'uomo
TRADIZIONE/INNOVAZIONE: ○○○●●
FUNZIONALITÀ OPERATIVA: ▶︎▶︎▶︎▶︎
IN-SOSTENIBILITÀ: ♣︎♣︎♣︎♣︎♣︎
Esperienze di efficacia: Quando la natura diventa l'oggetto della cultura.
Dati tecnici e CONSIDERAZIONI:

I Trilobiti sono artropodi fossili che ebbero, nei mari paleozoici, un’ampia diffusione e una notevole diversificazione di forme e ambienti di vita. La loro evoluzione durò più di 340 milioni di anni e si estinsero circa 250 milioni di anni fa durante il Permiano.

“I Trilobiti sono un gruppo, oggi estinto, di artropodi marini esclusivamente paleozoici. Devono il loro nome al fatto che il loro corpo, ovale e allungato, sul lato dorsale, è diviso longitudinalmente in tre lobi (un lobo assiale centrale rilevato e 2 lobi pleurali laterali). Avevano un esoscheletro che, quasi esclusivamente nella parte dorsale, era calcitico e nel quale, in senso antero-posteriore, si riconoscono tre parti: cephalon, thorax e pygidium. Il capo (cephalon) è formato da una piastra unica costituita da segmenti fusi, così come la coda (pygidium); il corpo (thorax) è formato da numerosi segmenti articolati fra loro. Alla parte ventrale, non mineralizzata, sono articolate le appendici, costituite da un paio di lunghe antenne anteriori e da una lunga serie di coppie di zampe biramificate che, data la loro “fragilità” si sono conservate solo in rarissimi casi. I trilobiti sono i primi organismi multicellulari conosciuti. Essi sono stati prevalentemente bentonici di acque basse e hanno costituito un importantissimo elemento della fauna paleozoica. Sono comparsi nel Cambriano inferiore e hanno avuto il massimo sviluppo nell’Ordoviciano. Dopo questo periodo si nota una lenta riduzione nel numero di generi, fino alla totale scomparsa avvenuta alla fine del Permiano superiore. Durante i 350 milioni di anni della loro esistenza, pur con molte variazioni, hanno mantenuto una notevole costanza di forme. Si conoscono più di 1500 generi e molte migliaia di specie, molte delle quali, specialmente quelle del Cambriano e dell’Ordoviciano, di grande valore stratigrafico. Oltre che i loro fossili e i resti delle loro mute, i trilobiti hanno lasciato anche tracce della loro attività, ad esempio tracce di riposo e di movimento. In Italia fossili di trilobiti si trovano in Sardegna, sulle Alpi Carniche e in Sicilia.” (http://itinerarivirtuali.musei.unipd.it/itinerario/museo-di-geologia-e-paleontologia/invertebrati-fossili/reperto/71973)

Bibliografia:

TRILOBITA

Fossili guida

Funzione principale:
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