VENERE
Fascia di prezzo: da €1 a €6
Copia della Venus de Lespugue
Immagine di ARTE apparsa durante l’ultima Era Glaciale, espressione dell’evoluzione culturale e delle attitudini cognitive e riflessive umane a pensare il proprio CORPO, ornandolo, disegnandolo, inumandolo, rappresentandolo.
FOTO da internet della copia di una miniatura, artefatto paleolitico. Impronta digitale proposta da Amazon per gli acquisti.
Un modo di vedere, forse un’idea di DONNA e di BELLEZZA. Un pensare con la testa non separato dal pensare con le mani (T. Ingold) proprio dell’Homo sapiens.
L’originale risale a circa 25.000 anni fa. Oggeto medium e transizionale. Ritrovato a Lespugue (Francia), ai piedi dei Pirinei, è in avorio di Mammut e conservato al Musée de l’Homme di Parigi.
Informazione e immagine che pone il CORPO umano come fondamentale consapevolezza di sé ed esalta la potenza generativa del CORPO della donna? Paleofantasia? Comunque dietro appare un pensiero, una narrazione, che viene a chi la guarda, tiene in mano questa miniatura come forse chi l’ha fatta. Un simbolo della speranza di sopravvivenza della specie nel TEMPO a fronte della nascita a cui segue la morte personale? Segno di matriarcato? Di un ruolo preminente della donna nel paleolitico in contrasto con le religioni e i miti di EVA e di PANDORA nati successivamente per giustificare gli abusi e la sottomissione della donna al potere maschile?
Grotta di Chauvet-Pont D’Arc (vedi presentazione), Auvergne, Francia.
La raffigurazione ibrida della donna risalente a 36-32.000 anni fa, metà animale e metà donna, è il simbolo della donna con la forza insieme del leone e del bisonte. Del sesso che desidera e che è desiderato?
C’è, per quanto concerne la vita e il tempo che la costituisce, una questione antica che insiste a interrogare l’uomo e il suo orizzonte: la cosiddetta realtà del TUTTO nasconde e comprende un’altra dimensione del TEMPO esistenziale – prima di me, di noi, accanto a noi e dopo di noi – un al-di-là?
O è solo un dato nebuloso dell’inconscio? Una domanda di senso, di speranza, di vita personale finita cioè completata, di ri-generazione o di risurrezione che ci viene dal profondo. Un reperto archeologico dell’evoluzione che la nostra specie si porta dentro come messaggio finale.
LA PIETRA di MAKAPANSGAT. Trovata nella grotta di Makapansgat, Sudafrica, probabilmente “usata” dall’AUSTROLOPITECUS AFRICANUS vissuto 2 – 3 milioni di anni fa La prima immagine? Il primo collezionista di qualcosa che ci assomiglia o a cui assomigliamo? Il più antico esempio conosciuro di pensiero simbolico e senso estetico? “L’australopiteco si muoveva in un mondo nel quale ogni cosa era concreta. Vide il ciottolo, vi riconobbe una testa e l’omogenea concretezza del mondo attorno a lui si infranse. La raccolse e se la portò dietro. Dovremmo considerare la nascita delle immagini un avvenimento esplosivo e indeducibile quanto la nascita della vita e, sul piano ontologico, addirittura più sconvolgente” (A. TURA).
ISRAEL MUSEUM “Oggetti rari recentemente trovati in siti preistorici in Israele annunciano un cambiamento rivoluzionario nella percezione popolare delle fonti dell’arte. Secondo queste scoperte, la nascita dell’arte risale a centinaia di millenni prima rispetto a ciò che i ricercatori pensavano, e i suoi creatori erano i figli di una specie umana estinta, precedente all’uomo moderno, l’Homo sapiens, che è l’ultimo stadio dell’evoluzione umana. La scoperta più affascinante è una statuina di donna di 233.000 anni delle Ramat Golan Heights. L’esame microscopico mostra che è stato progettata dall’uomo, motivo per cui è la prima opera d’arte trovata fino ad oggi. Questa è la prima opera di artisti locali, probabilmente i primi artisti al mondo.”
GROTTA CHAUVET-PONT D’ARC (36.000 anni fa, periodo Aurignaziano, Paleolitico superiore, Era glaciale con clima freddo e steppe)
Le pitture della Grotta Chauvet in Francia rappresentano la più antica e raffinata manifestazione finora scoperta di arte pittorica rupestre in Europa.
Uomo di Cro-Magnon
Cacciatori e Raccoglitori
ARTE PARIETALE DEL PALEOLITICO
MITO
OLOCENE, L’ERA DELL’UOMO (NB. I fotogrammi quali eco-figure descrivono i cambiamenti della terra fino alla civiltà basata sulle energie fossili costituite da carbone, petrolio, gas naturale)
FILO di collegamento ad altri oggetti dato dal CONCETTO di SESSO

1 recensione per VENERE
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ig –
Qualcosa di più di unna copia, un invito a riconsiderare il fare arte e la cosiddetta arte moderna