Le FOTO dicono COME GUARDIAMO e VEDIAMO le COSE

Galleria di FIGURE meccaniche digitali e possibili COMMENTI a dimostrazione della tesi

Alfredo, Attilio, Gianni ne hanno parlato alla Passera il 14 ottobre 2022

Titoli FOTO antropologiche di COSE

COMMENTI sul potere delle immagini

INTRODUZIONE

Pranzo insieme, Facce e evoluzione, Doppi occhiali, Collage fotografico in FONDO (visto dopo con la foto)

Le cose viste in fotocopia non sono le cose. Prima di passare alla visione dei tre ALBUM osserviamo insieme alcune FOTO- sia belle, fatte con cura, sia brutte – con un METODO di LETTURA* del testo e del contesto:

Pegognaga – Milano

La guerra è finita? – Ucraina – PutinNo-Vax – Anoressica TOSCANI Finanza e L.O.V.E.

Struzzo Evoluzione

Donna e Uomo. Anatomia e Generi

Schema mentale del processo di percezione e revisione del ns pensare basato su CIRCUITI DI FEEDBACK

SOMMARIO e PRESENTAZIONE

Vediamo il mondo attraverso foto, cioè per INTERPOSTA IMMAGINE (al 1°, 2°, 3° giro o interpretazione, vedi ns processo mentale).

Che cos’è una foto? Le FOTO sono emozioni e pensieri, COPIE, dal punto di vista di chi le fa, della REALTÀ. Uno SGUARDO da FAR VEDERE di un gesto, di un oggetto insieme concreto (unico, irripetibile come scatto e incontro) e astratto (universalmente umano).   Siamo immersi-sommersi dalle immagini. L’impatto del digitale, dalla Intelligenza artificiale alle Simulazioni, ha cambiato le cose. Tutte le immagini, tutte le figure sono diventate foto e viceversa. Le foto sono immagini sullo schermo di PENSIERI e con PENSIERI (x screenshot e affini)GUARDARE (=cercare in funzione di un desiderio) è diverso da VEDERE le cose (=valutare, andare oltre apparenze e illusioni)

Il ns modo di pensare determina il ns modo di fotografare, di vedere e di AGIRE e viceversa.    Partiamo quindi dal modo di vedere, da un *METODO per leggere e capire le immagini con due domande:

1. Come (= che cosa) guardiamo? Che cosa guarda o non guarda la “foto” (il fotografo e il fotografato che cosa cercano)?  Che cosa guardiamo o non guardiamo noi guardando la foto?

2. Come (=che cosa) vediamo nella foto il tempo, la cultura e la politica, i fatti, il potere delle immagini sul nostro sentire? O non vediamo? (ad OGNUNO il suo SGUARDO)

1.  ALBUM di FAMIGLIA

 Ma dove sono capitato?

Biciclino 1 e 2 Il cellulare Arte di strada – Dipendenze e pervasività della tecnologia

Sfogo Veniamo tutti dalla campagna Matrimonio 1 e 2 Matrimonio SIK Guru Matrimonio indiano a Pego – Anniversario

Vacanze Autoritratto verde La felicità

Allo specchio

VEDERE

Come ci vedevamo e ci vediamo da piccoli? 

Come ci vediamo da grandi?

I passaggi della vita, riti, ricordi, radici e fronde, quello che avremmo potuto essere e quello che siamo

Posture di circostanza

Selfie = io ci sono (se tu mi vedi …). Identità digitale

Cose dentro e fuori lo specchio 

2.  ALBUM del PAESAGGIO

Bottoloni e nuvole A22 Parco Urbano e Antenna ILLIAD Rotonde 1 e 2 Tabernacolo e tradizione (MANE NOBISCUM DOMINE)

Cura dei Tulipani Ex vite maritata Afidi e formiche Il Rudere e il Fico Sostenibilità animale

Passaggi turistici Passeggiate urbane Energia rinnovabile e Conglomerati invisibili

 “Volete la pace o il riscaldamento?”

VEDERE

Come vediamo la campagna e le città? Il paesaggio è incontro tra cultura e natura. La rete ha unificato città e campagne.  Gli incroci sono diventate piazze o le pazze solo degli incroci risolti come rotonde per girare intorno … a sé stessi?

Le piccole cose testimoniano i fragili equilibri tra CULTURA (o civiltà) e NATURA. Storia di isole: villaggi nei boschi, boschi nell’urbano

Serve sensibilità per rendersi conto che cambiamo noi e cambia la realtà. L’esempio della reazione all’estetica delle immagini dei rifiuti come estetica degli incubi alla Dilan Dog a dimostrazione delle ns tendenza di fondo ad adattarci comunque alla merda, ad essere indifferenti

Decarbonizzazione (meno energie fossili e più rinnovabili per la sostenibilità ambientale) come fotografarla e immaginarla?

3.  ALBUM della POLITICA

Fotografi della torre di Pisa simbolo dell’Italia che pende e che piga e mai cade giù?

Gazzetta Faccia da Famiglia Tradizionale Politici locali al seguito

Burocrazia

Server centrali di archiviazione delle nuvole Fatti virtuali REPLIKA (Corsera 30 sett. 2020)

Blue Marble (biglia blu, la TERRA vista per interposta immagine analogica nel 1972)

Accettare la “SFIDA DELLA GESTIONE POLITICA” delle immagini

Tra interessi e competenze vincono quasi sempre gli interessi e quindi?

PRETE LIPRANDO E IL GIUDIZIO DI DIO “… Sono venuto da Como per niente e non ho visto – capito – un accidente”

Come ragiona politicamente la gente? Cosa intende per Politica, per Democrazia, per Governo? Come funzionano le immagini ad uso politico? Come le immagini possono essere utili per smascherare le prepotenze?

La burocrazia è figlia della cattiva politica, cioè di chi eleggiamo.

“L’è peu facil a la gent mettagal in al c. che nla testa”???

Siamo tutti sulla stessa BARCA anche gli indifferenti alla crisi climatica e a quelli che cercano di oltrepassare il Mediterraneo su una zattera.

INTERVALLO

Se RI-GUARDIAMO le FOTO di cui sopra dal punto di vista del TEMPO, vediamo:

  1. il TEMPO in cui è stata fatta la FOTO
  2. il TEMPO PRESENTE – galantuomo e fuggente – dello sguardo, di adesso che ci distanzia dalla foto, che ci dà o non ci dà il senso di come siamo cambiati noi ed è cambiato il mondo

RI-VEDERE il TEMPO VISSUTO PER COGLIERE IL CAMBIAMENTO

“Qual è la foto che mi è rimasta più IMPRESSIONATA?” e “Perché?

Le immagini di solito confermano più che mettere in discussione il ns modo di pensare. Gli sguardi comunque diventano ESPERIENZE. Come AGGIORNARE, CAMBIARE il ns modo di vedere il mondo? Quali CONTROVISIONI coltivare? Come RENDERSI CONTO, fare esperienza che le cose cambiano andando anche in direzioni che non piacciono e che non vorremo vedere? 

Le immagini non sono mai neutrali

“L’intelligenza è flessibilità, capacità di cambiare e abbracciare nuove idee.” (Piero Angela)

FINALE 

Le COSE – non quelle naturali ma quelle prodotte da noi – sono OPERE fatte bene o male, fatti frutto e seme del FARE umano che è proprio dell’ARTE

Eros e le illuminazioni del TEMPO

Al Lucot o come è meravigliarci, di GORNI

Davanti all’ex Manicomio di Agrigento (realtà)

Per quelli che volano (Fattorie Celle Pistoia)

Cantare a gratis in riva alla Senna

Festa dell’uva con la PASSERA in piazza

Arte in cucina e tortelli

Piantare alberi; Gli alberi sono monumenti

Un camino può essere una BELLEZZA

La Pietà Rondanini nell’ultimo allestimento, in passato era anche finita in un sottoscala

CONCLUSIONI

Non si nasce imparati a vedere le foto, come per leggere, è utile attrezzarsi per non cadere schiavi di apparenze e illusioni.

Non si può che ripartire ogni giorno da foto-sguardi alla realtà, da pensieri e discorsi con immagini di sé stessi e del mondo per comprendere il tutto di cui siamo parte, che cambia e che rimane sé stesso

Siamo tutti fotografi o photo editor di disegni, potenzialmente ARTISTI che non vivono d’arte ma con arte. Presi tra l’arte di cucinare Tortelli di zucca, di piantare Alberi o di guardare Paesaggi. Tra slanci e miserie, alla ricerca dell’ARTE di VIVERE. Così un fatto, un’opera d’arte – “esperienza trasformativa” o “latte dei sogni” – diventa racconto di un’evoluzione culturale e di orizzonti.

GUARDARE, VEDERE E FOTOGRAFARE PER RIVEDERE

Un’opera d’arte ha sempre almeno due artisti, chi la fa e chi la vede (la fotografa nella mente e la comprende). E non è detto che il metabolismo dei secondi non porti a distillare il meglio dell’opera stessa e a crearne una nuova.