FINESTRA
Fascia di prezzo: da €2 a €6
Fotografia come FINESTRA sul e del mondo
La FINESTRA, oggetto o cornice da cui guardare o in cui collocare il mondo, è messa in FOTO dall’esterno, come a cercare di scoprire chi ci guarda dall’interno e per chiederci che idea di fotografia abbiamo.
Una finestra opaca vista da fuori è l’immagine simbolica di un quadro vuoto o monocromo e viceversa un quadro vuoto è l’immagine di una finestra aperta sull’ignoto o solo la cornice di una porta da aprire, oltrepassare, da cui tuffarsi.
Una finestra vista da dentro è uno schermo che incontra, contiene e appiattisce il fuori, un’immagine che “in-quadra” prospetticamente un paesaggio, un pezzo di cielo, una campagna, una città, un vaso di fiori o un viso. Figure, con o senza trucchi, che diventano documenti, fonti di informazioni, di ricordi, di possibili emozioni. Collocazione in figure di cose, veridicità di apparenze dietro cui cercare un senso.
La FOTO, immagine-OGGETTO meccanica da una finestra, ferma uno sguardo – con l’attimo del dito scattante – a un palinsesto su un foglio o su uno schermo piatto con l’illusione PROSPETTICA di profondità spaziale e temporale. A noi spetta di evitare di distaccare, di DISSOCIARE immagine e realtà.
Il fienile prende aria dalla GELOSIA e lo stalletto sotto prende luce dal FINESTRONE. 
Il mondo rappresentato come visto dalla FINESTRA è alla base della novità dei quadri rinascimentali e dei ragionamenti sulla PROSPETTIVA contenuti nel “DE PICTURA” di L.B. ALBERTI (1435) che l’inquadratore di Albrecht DURER (1525) traduce in strumento operativo per disegnare la profondità, per una vera finzione (non un inganno).
Il disegnatore e la modella di Albrecht Dürer (Il nudo è la raffigurazione prospettica – matematizzata da Piero della Francesca – della bellezza e del desiderio dell’artista che coglie il gesto dello svelamento, una pudica o maliziosa promessa)
Poi è arrivata la FOTOGRAFIA, il primo SELFIE del 1839 – una finestra su sé stessi – di Robert Cornelius.
Nella storia molti pittori, più o meno importanti, si sono fatti l’AUTORITRATTO, il ritratto del SÈ. Un modo per chiedersi “chi sono?” o di affermare “Questo sono io!”
Con il SELFIE, l’autoscatto con lo smartphone, lo sguardo immortalato all’IO è diventato il gesto quotidiano ordinario e frequente di dichiarazione della propria presenza di cui rimanga traccia nel tempo. “Ci sono! Esisto anche nel web! Il resto e gli altri contano se mi guardano.”
L’antica domanda esistenziale: “Chi dite che io sia?” non è più di moda.
# Il FILO a PIOMBO o SEQUENZA di sguardi/oggetti per un discorso: “Dall’originale alle foto, al pensiero oltre le apparenze dell’oggetto”

2 recensioni per FINESTRA
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ig –
MODELLI da FOTOGRAFARE per RICORDARE
Gianni –
fare immagine del fare immagine