PLANIMETRIA
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Planimetria di una Corte agricola della pianura padana. Estratto dal Catasto Teresiano (1771-1785)
La raffigurazione del territorio dapprima con segni sulla roccia, poi con disegni e mappe o CARTE GEOGRAFICHE orientate secondo i punti cardinali è un fondamentale passaggio storico della rappresentazione a volo d’uccello di città e campagne, per usi di pace e di guerra, di proprietà e di viaggio.
Una planimetria non coincide con il territorio, è un modo di pensarlo, di trascrivere su carta fiumi, monti, vie, reti di comunicazione, insediamenti che oggi troviamo su uno schermo fotografato in internet e con GPS della nostra posizione di viandanti. Essa comunque continua a stabilire il rapporto tra realtà e sua rappresentazione in superficie che diventa oggetto-immagine reale. Geografie di nodi e dei relativi collegamenti di un mondo e di un cervello che sono delle sfere non riducibili a mappe bidimensionali.
Le carte servono non solo per raffigurare la dimensione spaziale ma anche quella temporale, sentimentale e cognitiva. Parlano di viaggi, raccontano la storia e la geografia di “territori” mentali e concettuali, mappe delle emozioni e delle informazioni del nostro ricercare e apprendere.
Planimetria catastale della Corte Bagna: edifici e accessi, via di collegamento, corsi d’acqua, stagni, orto e frutteto, casello. Essa è situata ad est del centro abitato di Pegognaga ed è riportata nel foglio del Distretto di Gonzaga (MN) del Catasto Teresiano.
Il Catasto Teresiano, con il suo primo censimento delle proprietà fondiarie, ben testimonia l’intreccio tra evoluzioni tecniche e politiche che nel secolo dei Lumi vede macchina a vapore di James Watt (1775) e rivoluzione francese (1789).
In quello stesso periodo c’è stato anche un modo di guardare e rappresentare un altro territorio, il territorio dei sentimenti e delle emozioni.
Questo grande viaggio trova espressione per la prima volta nella Carte de Tendre, una “mappa del sentimento” realizzata nel 1654 da Madeleine de Scudéry per corredare il romanzo Clélie. Disegnata da uno dei personaggi femminili, la mappa, ricca di simboli, indica la via che porta alla tenerezza: seguendo un tracciato cartografico tutto personale, per riconoscere i percorsi dell’anima.
Così oggi monti e valli sono rappresentati come corpi, mappe di territori degli infiniti grovigli di desideri sessuali e di pensieri, mondi immaginari che descrivono l’evolversi del nostro eros. Pensare, più per associazioni che per logiche deduttive rigorose, e sentire gli effetti di una PRESENZA emotiva di tipo affettivo in grado di conferire senso al mondo e alla nostra esperienza in esso, alle radici in un territorio o allo sradicamento.
Carta_topografica_del_Milanese_e_del_Mantovano
FILO di collegamento ad altri oggetti dato dal CONCETTO di MAPPATURA

1 recensione per PLANIMETRIA
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ig –
Precisa