TEORIA
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DIAGRAMMA di una TEORIA dei GIOCHI
Una TEORIA serve per spiegare, predire, comprendere a pieno realtà fisiche e sociali. L’invenzione della filosofia in Ocidente nasce con la teoria delle idee. Nell’attuale situazione di possibile auto-annientamento dell’umanità apertasi con la produzione e la detenzione di armi atomiche, servirebbe prendere atto e apprendere prima di tutto che un GIOCO A SOMMA POSITIVA è l’unico vincente.
La teoria dei giochi è la “Disciplina della matematica applicata che studia e analizza le decisioni individuali di un soggetto in situazioni di conflitto o di interazione strategica con altri soggetti” (da Wikipedia). Il dilemma del prigioniero è il caso più citato della teoria dei giochi. Un gioco il cui modello o schema serve per stabilire la strategia relazionale dominante in grado di ottenere sempre il risultato migliore rispetto ad ogni altra sua possibile alternativa.
L’interesse per uno schema o modello definito da elementi di riferimento che ne permettono la sua sperimentazione e verifica è nell’essere una spiegazione, anche in contrasto con il senso comune, di fenomeni fisici e sociali così da meglio affrontarli e gestirli.
VITA, DNA, TEMPO, GIOCO, POLITICA, NATURA, CULTURA, BELLEZZA, MITO, SERVIZIO, SALUTE, FAMIGLIA, e così via, sono oggetti mentali. Essi danno luogo a concezioni e classificazioni interpretabili con modelli o teorie. La realtà però continua a riproporre la sfida della complessità e sembra non adeguarsi mai completamente alle nostre teorie, alla nostra necessità di cogliere la VERITÀ nella REALTÀ.
La TEORIA dei giochi è alla base dell’ARTE o pratica della negoziazione e della politica.
I modelli decisionali servono a descrivere come vengono prese le decisioni e a prescrivere come dovrebbero essere prese. Le interazioni tra i soggetti (giocatori), competitive o cooperative, a somma zero o a somma positiva, e la concentrazione dei costi e dei benefici determinano comportamenti e decisioni.
Un modello è una rappresentazione che contiene la struttura essenziale di un processo, di un evento reale, di un OGGETTO. È “una bugia che aiuta a vedere la verità” (H. E. Skipper).
La rivoluzione digitale, quarta rivoluzione scientifica, dopo quella copernicana, darwiniana e freudiana, che ha avuto Alan Turing come alfiere, si basa sulle teorie dell’informazione applicate alla comunicazione e alla connettività.
La controintuitiva rivoluzione copernicana cosi come le teorie dell’evoluzione darwiniana e della relatività hanno cambiato il modo dell’uomo di guardare il mondo, la descrizione della GENESI.
I modelli o le TEORIE alla base delle scienze naturali e delle scienze sociali permettono di capire i fenomeni fisici e sociali, di realizzare tecniche e strumenti indispensabili per rapportarci con la realtà e hanno segnato e segnano il passaggio epocale dall’olocene all’antropocene, dalla civiltà contadina a quella industriale e al digitale degli algoritmi e dell’Intelligenza Artificiale. Dall’arte per sopravvivere all’arte di navigare o al mestiere di vivere con più o meno arte?

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Modello fondamentale per capire le interazioni tra le persone